RSS

Archivi tag: olio

Insalata con tonno fresco, melone, mele pinova e rucola… fidatevi è buonissima

Insalata con tonno fresco, melone, mele pinova e rucola… fidatevi è buonissima

Sfiziamoci con questa insalata dal gusto originale, l’insalata di tonno fresco melone mele pinova e rucola

Ingredienti per 10 persone: 

1,2kg di filetto di tonno fresco
1dl di aceto bianco
1 melone invernale
3 mele pinova
200gr rucola
1 mazzetto di menta
2 fette di pane casereccio
80gr Zucchero di canna
320 gr Sale
1 arancia
50gr zucchero semolato
1 limone
Olio extravergine

Preparazione:

Sbollentare la rucola in acqua salata raffreddarle strizzarla e montare una salsa aggiungendo olio extrav a filo.
Marinare il filetto di tonno per un ora con il sale gosso le scorze di arancia e lo zucchero di canna.
Far bollire l’aceto con la menta e lo zucchero.
Affettare finemente il melone.
Lavare il tonno e affettarlo a fette sottili.
Pulire le mele affettarle finemente passarle nell’acqua e limone e poi sistemarle per qualche minuto nella riduzione di aceto caldo.
Posizionare nel piatto le fette di melone di mele, al centro le fette di tonno condire con la salsa all’aceto montata con poco olio e sale, aggiungere la salsa di rucola

Guarnire con cubetti di pane abbrustoliti.

Insalata di tonno, mele e melone

Insalata di tonno, mele e melone

 
Lascia un commento

Pubblicato da su giugno 11, 2013 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , ,

Un gustoso piatto fresco e veloce… con le friselle…

Un gustoso piatto fresco e veloce… con le friselle…

Torni a casa e non hai voglia di cucinare, inizia a fare caldo, vuoi mangiare qualcosa di gustoso ma allo stesso tempo fresco e facile da preparare? Ci sono le friselle al pomodoro, un piatto tipico estivo, veloce nutriente e saporito…

Le friselle

Le friselle sono delle specialità tipiche della Puglia: consistono

 in taralli prodotti con farina di grano duro, (in commercio si trovano anche di farina integrale) che vengono tagliati a metà in senso orizzontale e poi infornati affinchè diventino biscottati. 

Per condire le classiche friselle pugliesi, in genere si usa solo pomodoro, aglio, olio e sale, mentre in questa ricetta sono arricchite con filetti di alici sott’olio, origano e basilico; le friselle possono essere servite come antipasto (tipo una bruschetta), oppure, in dosi più consistenti, come primo o secondo piatto.

Ingredienti
Acciughe (alici) sott’olio 4 filetti
Aglio 1 spicchio
Basilico 6 foglie
Friselle 4
Olio di oliva extravergine q.b.
Origano essiccato a piacere
Pomodori ciliegino 16 (o 3 ramati)
Sale q.b.

■ PREPARAZIONE
Bagnate le friselle con acqua salata per ammorbidirle (a seconda dei vostri gusti), dopodiché ponetele in un piatto.

Tagliate a piccoli pezzetti i pomodori, metteteli in un contenitore e condite con olio, sale, basilico spezzettato, origano e aglio schiacciato che, in alternativa, potete anche solo sfregare sulle friselle.

Dividete il composto di pomodoro ponendolo sulle 4 friselle e poi servite.

■ CONSIGLIO
La frisella classica pugliese è quella fatta con farina di grano duro del Salento, e viene condita solo con pomodori freschi, aglio, sale e olio; volendo potete aggiungere del peperoncino piccante.

■ CURIOSITA’
Anticamente le friselle, vista la loro attitudine alla lunga conservazione, sostituivano il pane in tempi di carestia; i pescatori le portavano con loro in mare e, per ammorbidirle, le bagnavano nell’acqua del mare.

Le vere friselle pugliesi puoi trovarle anche qui…. www.saporiveridelmediterraneo.com

friselle gustose del Gargano

friselle gustose del Gargano

 
Lascia un commento

Pubblicato da su giugno 11, 2013 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Se vi piace la Puglia… condividete i suoi sapori…

Se vi piace la Puglia… condividete i suoi sapori…

Sapori Veri del Mediterraneo è un marchio nato per la passione maturata nell’ambito della ristorazione.
Dal 1980 offriamo al nostro pubblico solo il meglio dei nostri prodotti tipici, nello specifico i prodotti della nostra terra, la Puglia.

Protagonista, fin dal primo momento dell’ideazione del progetto , è stata la ricerca dei prodotti tipici i cui sapori originali rimangano nel tempo .

La nostra passione per la qualità, per il gusto e per i sapori caratteristici ed unici non poteva non tradursi in un sito Web che riflettesse l’esigenza di far conoscere su vasta scala i prodotti enogastronomici di assoluta eccellenza!

La realtà italiana è composta da una miriade di piccole aziende artigianali che offrono prodotti di alta qualità, ma che hanno difficoltà a rendersi visibili e a generare contatti. Il nostro progetto riunisce il meglio di queste produzioni di eccellenza rendendoli avvicinabili a tutti. Ognuno dei prodotti tipici che vendiamo on-line nella nostra “boutique del gusto” è rigorosamente selezionato da un team, che garantisce la bontà delle nostre prelibatezze.

Venite a trovarci all’indirizzo www.saporiveridelmediterraneo.com per vedere, gustare e perchè no… acquistare i nostri prodotti.

index

 
Lascia un commento

Pubblicato da su giugno 7, 2013 in News

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Puglia da mangiare…

Puglia da mangiare…

La Puglia è una regione calda, accogliente, ricca di sole, mare e sapori.

Percorrendo il territorio pugliese non si può non rimanere affascinati dai suoi molteplici e variopinti aspetti: le misteriose grotte del Gargano, i campi aperti, soleggiati e ricchi di colori del Tavoliere, le steppe della Murgia. L’aspetto territoriale che maggiormente caratterizza il territorio pugliese è sicuramente la presenza di antichi e profumati ulivetiche riempiono le colline con la loro immobile severità.

Per questo, dico Puglia e penso ad una grande tradizione culinaria, non povera, ma genuina; legata indissolubilmente al lavoro della terra, piuttosto che allo sfarzo delle corti; fatta solo di materie prime che, da vere regine del piatto, vengono esaltate, e non alterate, nei profumi e nei sapori particolarmente decisi. La Puglia è una terra in cui il sapore del mare e quello della terra si fondono creando delle ricette che nella magica atmosfera pugliese esprimono tutto il loro sapore. Il territorio pugliese, in larga parte pianeggiante, produce in abbondanza grano, uva e olive. I farinacei, l’olio ed il vino sono dunque immancabili protagonisti delle antiche ricette pugliesi.

I “comandamenti” di questa cucina sono quattro: l’olio, il grano, le verdure e il pesce.

Dalle zone costiere e dalle Murge si ricava un olio extravergine eccezionale, frutto di un clima generoso, di tanto lavoro e di profonda dedizione. Con oltre 50 milioni di alberi di ulivo, la Puglia si colloca al primo posto per quanto riguarda la produzione di olive, costituendo circa un terzo dell’intera produzione italiana.

La pianura del Tavoliere si distingue per la coltivazione di uno dei migliori grani duri del mondo, in grado di tenere testa a quelli americani e australiani, nonostante i quantitativi purtroppo non comparabili. Da questa produzione deriva la grande tradizione pugliese legata alla pasta di semola fatta in casa – chi non conosce le orecchiette? -, rigorosamente lavorata a mano, senza il minimo uso delle trafile, e all’eccezionale pane scuro e saporito, come il pane di Altamura, primo prodotto da forno europeo a ricevere la certificazione DOP. Tra i prodotti da forno non si possono dimenticare le friselle – poroso pane di grano duro e orzo cotto al forno, poi tagliato a metà in senso orizzontale e biscottato nuovamente; i tarallini – anelli di pasta non lievitata cotti in forno; le pizze ripiene, dette anche calzoni o panzerotti – pizza chiusa su se stessa a formare una mezzaluna, ripiena dei prodotti tipici del territorio, principalmente pomodori, cipolle, olive, acciughe e formaggio.

Lungo la regione, grazie al clima mite tutto l’anno, molto pregiate sono le varie produzioni ortofrutticole, che dipingono una ricchissima tavolozza di “colori gastronomici”: accanto al verde degli ulivi e al giallo del grano, ecco spiccare il rosso dei pomodori e il viola dei vitigni, cui si aggiungono i carciofi, le cime di rapa, gli asparagi, i peperoni e le melanzane.

Da ultimo, ma di certo non meno importante, il pesce, immancabile in una regione che conta ben 800 km di coste. Caratteristici sono i polipetti crudi e il ciambotto barese, le cozze tarantine e le triglie di scoglio di Polignano a mare.

E se ciò non fosse sufficiente, inestimabile è il contributo alla tavola dato delle carni, più rare quelle bovine, con cui pure si cucinano le famose bombette della valle d’Itria; più diffuse quelle ovine e suine, da cui si producono numerosi salumi e insaccati, tra cui il prosciutto crudo e il salame di Faeto, la soppressata e il capocollo di Martina Franca e la salsiccia di Lecce, chiamata anche sanguinaccio, perché fatta con il sangue ed il cervello del maiale.

Fiore all’occhiello è anche la produzione lattiero-casearia che spazia dagli ottimi latticini – mozzarella, burrata e stracciatella – ai formaggi freschi – ricotta e giuncata – a quelli stagionati – Canestrato DOP del foggiano, cacioricotta e caciocavallo podolico.

La cucina pugliese è abbastanza omogenea anche se cambiano delle piccole abitudini come l’uso dell’aglio, per esempio, tende a diminuire man mano che si scende dal Tavoliere alla Penisola Salentina, fino a cedere completamente il posto alla cipolla, come nella cucina gallipolina.

puglia-orecchiette-cime-120521112523_fotogallery

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , ,

Pomodori secchi…. sott’olio

Pomodori secchi…. sott’olio

Pomodori secchi sott’olio alla pugliese naturalmente…

Questa è una ricetta veloce-veloce per preparare in casa i pomodori secchi sott’olio…
la mia mamma mi ha insegnato a farli così e sinceramente li trovo saporiti e molto, molto delicati, in quanto il sapore dell’aceto non è molto forte!

Ingredienti
3oo gr. di pomodori secchi
1 bicchiere di aceto bianco
olio d’oliva q.b.
aromi a scelta (sedano, prezzemolo, aglio, menta, capperi…)

Procedimento
Mettere i pomodori secchi in una ciotola e “innaffiarli” con l’aceto. Farli macerare per un paio d’ore circa, girandoli spesso con un cucchiaio.
Dopo strizzarli o centrifugarli per bene (anche con una centrifuga per l’insalata).
Sterilizzare due vasetti di vetro, ponendoli in una pentola con dell’acqua fredda e portare ad ebollizione… per 15 – 20 minuti.
Dopo averli fatti raffreddare, cominciare a riempirli alternando strati di pomodori con strati di aromi, tagliati a pezzettini.

pomodori secchi2

Una volta riempiti per bene, versarvi dentro l’olio d’oliva fino a coprirli completamente….(prima di richiuderli con il coperchio aspettare qualche ora in modo che l’olio abbia il tempo di scendere lentamente e aggiungerne sempre dell’ altro, finchè i pomodori siano completamente ricoperti!).
Richiudere e sterilizzare i vasetti pronti, sistemandoli in una pentola con dell’acqua fredda, portare ad ebollizione e lasciarli sul gas per una ventina di minuti….lasciarli raffreddare nella stessa pentola senza mai togliere il coperchio.
Lasciarli riposare ed insaporire per una settimana…. e a quel punto sono pronti per essere… gustati.

www.saporiveridelmediterraneo.com

 
1 Commento

Pubblicato da su dicembre 19, 2012 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , ,

E’ quasi Natale… arrivano le Nevole (o Cartellate)…

E’ quasi Natale… arrivano le Nevole (o Cartellate)…

Signori e Signore ecco a voi le Nevole!!! Fiore all’occhiello dei dolci Pugliesi in genere, simbolo di festa e di allegria…

Un pò di storia

Stiamo parlando ovviamente delle cartellate, o se siamo nella zona del barese “carteddàte” o ancora nelle zone intorno Lucera, nel foggiano, “crùstele” (le cartellate “sconfinano” anche in Basilicata dove vengono chiamate “rose” o “crispedde” e in parte della Calabria con il nome di “nèvole”, ndr). Dolce tipico natalizio pugliese sulle cui origini vertono ancora pareri discordanti e varie teorie. Dal punto di vista etimologico la parola “Cartellata” difatti c’è chi la fa derivare da un’onomatopea di tipo visivo: incartellare (sinonimo volgare di incartocciare) perchè difatti sono come incartocciate a forma arabesca, chi invece l’associa alla parola greca “κάρταλλος” (Kaptallos) (cesta) per la sua forma originaria.

Per quanto riguarda il periodo storico invece esse vengono raffigurate la prima volta in una pittura rupestre del VI secolo a.C. rinvenuta nei pressi dell’attuale Bari in cui viene raffigurata la preparazione di un dolce assai simile, di probabile origine greca, associato alle offerte fatte a Demetra, dea della terra, durante i misteri Eleusini. Agli albori del Cristianesimo, queste frittelle rituali si sarebbero trasformate in doni alla Madonna, cucinati per invocarne l’intervento sulla buona riuscita dei raccolti. Le Cartellate sono, inoltre, citate come “Nuvole et procassa” in un resoconto del 1517, stilato in occasione del banchetto nuziale di Bona Sforza, figlia d’Isabella d’Aragona e nel 1762 in un documento redatto dalle suore benedettine di un convento di Bari.Ogni famiglia, dal Nord al Sud della Puglia, ha la sua ricetta “segreta” con cui preparare questo dolce, il che rende al gusto le cartellate diverse addirittura di casa in casa. Io voglio condividere con voi lettori di Lavinium la ricetta della mia famiglia affinché tutti possano preparare e godere di questa eccellenza Pugliese.”

Come si preparano:

Ingredienti:
1 kg di farina 00
200 gr di vino bianco secco
100 gr di olio extravergine di oliva
1 kg di di vin cotto o cotto di fichi
Polvere di cannella (facoltativa)

Preparazione:
Impastare la farina con l’olio, la farina e il vino fino a farlo diventare un pastone morbido e vellutato. Staccare delle pallette di massa e col mattarello schiacciarle, tagliare con la rotellina a smerli  delle strisce larghe 4 cm e lunghe 20 cm. Ciascuna di queste strisce va piegata in due e unita con le dita alla distanza di un cm, dopodiché si arrotolano su se stesse fino a formare delle corolle che si lasceranno asciugare per un giorno intero. Passato questo tempo si friggono in olio bollente fino a farle dorare.  Scaldare in una pentola  il vin cotto facendo attenzione a non farlo bollire e inserire le cartellate 2 o 3 per volta, farle insaporire per qualche minuto e toglierle con una mestola forata. Sistemarle in piatti ovali e bassi.

nevole2nevolenevole-fritte

 
Lascia un commento

Pubblicato da su dicembre 7, 2012 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , ,

Le friselle

Le friselle

Anche se l’inverno è alle porte e le friselle al pomodoro sono un piatto tipico estivo, proponiamo comunque questo gustoso pasto veloce nutriente e saporito…

Le friselle

Le friselle sono delle specialità tipiche della Puglia: consistono

 in taralli prodotti con farina di grano duro, (in commercio si trovano anche di farina integrale) che vengono tagliati a metà in senso orizzontale e poi infornati affinchè diventino biscottati.

Per condire le classiche friselle pugliesi, in genere si usa solo pomodoro, aglio, olio e sale, mentre in questa ricetta sono arricchite con filetti di alici sott’olio, origano e basilico; le friselle possono essere servite come antipasto (tipo una bruschetta), oppure, in dosi più consistenti, come primo o secondo piatto.

Ingredienti
Acciughe (alici) sott’olio 4 filetti
Aglio 1 spicchio
Basilico 6 foglie
Friselle 4
Olio di oliva extravergine q.b.
Origano essiccato a piacere
Pomodori ciliegino 16 (o 3 ramati)
Sale q.b.

■ PREPARAZIONE
Bagnate le friselle con acqua salata per ammorbidirle (a seconda dei vostri gusti), dopodiché ponetele in un piatto.

Tagliate a piccoli pezzetti i pomodori, metteteli in un contenitore e condite con olio, sale, basilico spezzettato, origano e aglio schiacciato che, in alternativa, potete anche solo sfregare sulle friselle.

Dividete il composto di pomodoro ponendolo sulle 4 friselle e poi servite.

■ CONSIGLIO
La frisella classica pugliese è quella fatta con farina di grano duro del Salento, e viene condita solo con pomodori freschi, aglio, sale e olio; volendo potete aggiungere del peperoncino piccante.

■ CURIOSITA’
Anticamente le friselle, vista la loro attitudine alla lunga conservazione, sostituivano il pane in tempi di carestia; i pescatori le portavano con loro in mare e, per ammorbidirle, le bagnavano nell’acqua del mare.

 
Lascia un commento

Pubblicato da su dicembre 3, 2012 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , , , ,

Le scorpelle (Scurpèllë)

Le scorpelle (Scurpèllë)

Le scorpelle, solitamente gustate durante la vigilia del Santo Natale, sono dei pezzi di pasta lievitata e fritta in olio bollente. Specialità pugliese e in particolar modo a San Severo in provincia di Foggia.

Gli ingredienti principali sono: farina, acqua e lievito

impastati su di una spianatoia oppure in un contenitore o ciotola; il tutto deve essere ben lavorato e lasciato a lievitare in un posto caldo “era uso comune, nel secolo scorso, poggiare l’impasto ultimato in una cesta e avvolgerelo con delle coperte di lana, per conservare il composto al caldo, e soprattutto per una veloce e maggiore lievitazione”. Dopo alcune ore la pasta è pronta per essere fritta: mentre si attende che l’olio inizi a bollire, all’interno di una padella su di un fornello, si staccano delle piccole pagnottelle di pasta dall’intero composto. Quando l’olio è bollente, si iniziano a gettare le scorpelle: la pasta, se ben lievitata, si gonfierà immediatamente a contatto con l’olio; quando i pezzi di pasta si indorano è possibile scolarli; è bene gustarli bollenti! Le scorpelle possono avere una forma rotondeggiante, ma anche allungata e non mancano quelle ripiene, come da tradizione, con alici sotto sale.

Gustosissime e buone anche per accompagnare i pasti invece del pane.

 
Lascia un commento

Pubblicato da su dicembre 2, 2012 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Il pancotto pugliese

Il pancotto pugliese

…e il pancotto pugliese dove lo mettiamo?
Qui. Ecco la ricetta…..

Pancotto Pugliese

Ingrediente principale pane Raffermo

ricetta per 4 Persone

Tutti gli Ingredienti
1 ==== Cipolla
8 ==== Pomodorini Ciliegia
400 G ==== Patate
1 Costa ==== Sedano
400 G ==== Zucchine
100 G ==== Fagiolini
1 Spicchio ==== Aglio
==== Prezzemolo Fresco
==== Menta Fresca
4 Fette ==== Pane Raffermo
==== Sale
==== Olio D’oliva
==== Pepe

Preparazione e consigli
Affettare sedano e cipolle. Lavare tutte le altre verdure e tagliarle a pezzetti. Mettere in casseruola cipolla, pomodorini, prezzemolo, patate e coprire di acqua fredda. Portare a bollore, coprire e cuocere 20 minuti. Unire zucchine e fagiolini, cuocere per 15 minuti poi salare e pepare. Levare dal fuoco, unire il pane e far riposare per 5 minuti. Tritare aglio e menta. Servire col trito e olio a crudo.

 
Lascia un commento

Pubblicato da su novembre 27, 2012 in Le ricette

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , ,